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Alan Moore: "Kieron Gillen è uno degli scrittori più interessanti del panorama fumettistico attuale"



Bao Publishing pubblica
The Wicked + The Divine
la serie evento di Kieron Gillen e Jamie McKelvie.
Chi ha letto solo le interviste rilasciate nel post Before Watchmen, si sarà costruito l'idea di un Alan Moore amareggiato, stanco e completamente indifferente al mondo dei fumetti. Un'idea forse non del tutto errata, ma di sicuro figlia di un periodo di particolare disagio dell'autore britannico, tradito dal mondo dell'editoria (almeno da quello delle major) e da alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Ma il tempo passa, lenisce alcune ferite, smorza i sentimenti e ristabilisce le giuste distanze. Per questo motivo non devono destare scalpore le belle parole che Moore spende per Kieron Gillen verso il quale, nel corso di una recente intervista rilasciata al sito the Beat, compie un vero e proprio endorsement, eleggendolo a scrittore tra i più dotati e promettenti della attuale nuova generazione (senza disprezzare qualche battutina al vetriolo su Frank Miller), rivelando di essere un attento lettore di fumetti (anche di alcune produzioni Marvel). Dichiarazioni rese ancora più interessanti e attuali dalla recente pubblicazione italiana, sotto le effigi della Bao Publishing, di The Wicked + The Divine, l'ultima serie, apprezzatissima oltreoceano, della coppia Gillen/McKelvie.

una delle cinque copertine variant adottate per
l'edizione italiana del primo volume di
The Wicked + The Divine

Parlo a titolo esclusivamente personale, ammetto di aver davvero apprezzato la compagnia di Kieron in quelle, sin troppo rare, occasioni in cui abbiamo avuto l'opportunità di incontraci (è una delle poche persone che abbia mai incontrato le cui parole contengono - e hanno bisogno - di note a piè di pagina), mentre nutro una evidente predilezione per una persona che proviene dalla classe operaia e che è sin troppo intelligente per il suo stesso bene.
Per quel che riguarda il suo lavoro credo che ciò che lo contraddistingue siano il suo inarrestabile slancio progressista e la sensazione di effervescente colore - probabilmente un rosa caldo - che Kieron riesce a trasmettere nei suoi lavori, con tutta probabilità si tratta del suo retaggio di giornalista musicale. Gran parte della sua scrittura è caratterizzata da una complessità ingannevolmente leggera - in questo momento mi vengono in mente soprattutto le opere sviluppate, con un rapporto di collaborazione al limite del simbiotico, con l'eccellente Jamie McKelvie, serie come Phonogram e The Wicked + The Divine - dove si può percepire come nella narrazione si insinui una spiccata sensibilità per la musica e la danza; una specie di fluorescenza con cui avvolge il suo lavoro, frutto delle conoscenze acquisite in un ambiente culturale, affine con la danza e la musica, in cui è cresciuto, un ambiente del quale sono un profano e di cui non saprei parlare con termini adatti.
Mi ricordo di una volta che sentii Brian Eno affermare che, nonostante ne facesse di sovente ricorso, non apprezzava particolarmente l'elettronica perché, detto con le sue parole, in essa non c'era "abbastanza Africa"; credo che intendesse dire che essa non conteneva un ritmo abbastanza fisico o la capacità di spingerti ad una oscillazione estatica, caratteristiche cui ambisce a raggiungere, e spesso lo fa, la migliore scrittura di Kieron.
The Wicked + The Divine

Come se non bastasse, è anche in possesso di un vasta gamma di sensibilità narrativa tale da poter evitare senza sforzo di utilizzare due volte lo stesso effetto speciale o di battere il dito all'infinito sempre sullo stesso tasto del pianoforte, per cose di questo tipo c'è Frank Miller. A proposito del quale, la versatilità di Kieron è tale da riuscire a distanziarsi dalla piattezza di 300, pur rimanendo in tema, realizzando lo splendido Three, passando alle vicende degli Young Avengers e agli effetti stroboscopici di Phonogram, fino ad arrivare a Uber, quella che è attualmente uno dei miei fumetti preferiti oltre ad essere una serie alla quale ho dato un piccolo, ma significativo, contributo; contributo che potrebbe risultare evidente nell'atteso nuovo arco narrativo. 

Comunque, è meglio finirla qui: Kieron ha una personalità talmente introversa e schiva, che di certo, nel leggere questi meritatissimi elogi, proverà imbarazzo. Sono serio, se gli dite che vi piacciono le sue scarpe, scapperà a nascondersi nel bagno finché non saranno andati via tutti. Mi piacerebbe solo che avesse più coscienza di se e più estroverso. E che non fosse così grasso. 

the Wicked + the Divine

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