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WOLVERINE: QUELLA VOLTA CHE IL MUTANTE CANADESE RISCHIÒ DI ESSERE UN ANIMALE EVOLUTO IN ESSERE UMANO


Wolverine
di John Byrne


Qualche giorno fa ho pubblicato un post nel quale riportavo alcune dichiarazioni di Paul Jenkins riguardo la miniserie all'interno della quale furono rivelate (parte) delle origini di Wolverine. Pubblicata a cavallo tra il 2001 e il 2002, Wolverine Origins (cui ha fatto seguito una omonima serie regolare della durata di 50 numeri e un'altra miniserie) ha rappresentato un vero e proprio spartiacque nella vita editoriale del personaggio, ciononostante non si tratta di una storia particolarmente amata dagli appassionati, né tanto meno considerata imprescindibile. Eppure, per avere una sua origine, il personaggio creato nel 1974 da Len Wein e John Romita Sr., ha dovuto attendere ben ventisette anni. Ma questo non significa che nessuno prima di Jenkins abbia provato a fornirne una sua versione.

Almeno una di queste idee merita di essere raccontata, anche solo per far apprezzare e rivalutare il lavoro di Paul Jenkins.

Una sequenza di vignette tratta da X-Men #98

Sebbene non si sia a conoscenza della paternità dell'idea inizialmente si suppose che Wolverine sarebbe dovuto essere un ghiottone evoluto in essere umano dall'Alto Evoluzionario (un primo indizio fu disseminato sulle pagine di X-Men #98 di Chris Claremont e Dave Cockrum). L'idea originariamente attribuita a Len Wein, è stata da questi fortemente negata nei contenuti speciali del blu-ray del film Wolverine Origins, nel corso dell'intervista rilasciata per questi Wein, infatti, dichiara: "Mentre non ho alcun problema ad ammettere che la mia idea originale fosse quella che gli artigli di Wolverine fossero contenuti nei suoi guanti... smentisco con forza di aver mai pensato alla possibilità che Logan potesse essere un Ghiottone evoluto in essere umano. Scrivo storie che riguardano gli esseri umani, non storie incentrate su animali evoluti (e ne approfitto per scusami di qualsiasi storia di cui mi sia occupato con protagonista l'Alto Evoluzionario). L'idea del Ghiottone evoluto è arrivata molto tempo dopo che avevo smesso di occuparmi del personaggio. Non sono in grado di dire se il primo a suggerire l'idea sia stato Chris Claremont o il sempre rimpianto Dave Cockrum, o ancora di John Byrne subito dopo aver ottenuto l'incarico di disegnatore. Ma una cosa è certa, questa idea non è partita da me".

le strazianti origini di Jessica Drew
a.k.a. Spider-Woman


L'idea, però, è stata a un passo dall'essere stata trasformata nelle vere origini di Wolverine, ed è solo grazie ad Archie Goodwin che è rimasta nel limbo delle idee. Le origini supposte per Wolverine, infatti, erano già state utilizzate per un altro personaggio Marvel: Spider-Woman. Le origini di Jessica Drew, concepite proprio da Goodwin,  stabilirono proprio che si trattava di un ragno evoluto in essere vivente (origini per fortuna sottoposte a un massiccio intervento di ret-con). A dare conferma di questa possibilità ci ha pensato John Byrne in un'intervista rilasciata nel 1980 al Comics Journal: "Eravamo già alla nostra seconda origine per Wolverine. La prima a essere escogitata è che si trattava di un ghiottone mutante, trasformato in essere umano dall'Alto Evoluzionario Okay, la storia funzionava... a parte il fatto che Archie aveva scritto qualcosa di simile per la prima storia di  Spider-Woman. Per questo motivo la scartammo"


3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Standin' ovation x CF che ha centrato quasi tutti i bersagli, ma quasi, come direbbe Frank Castle, è OK solo x le bombe a mano. Tutti sanno che Kurt Wagner ( il " Lombrico " di alcune ineffabili traduzioni della editoriale Corno ndr ) era destinato a diventare un legionario del XXX secolo x mamma DC e che Dave portò con se il demonietto con la coda quando bussò alla porta della Casa delle Idee. Non tutti, però , sanno che prima di lasciare l'editore di Supes, Cockrum stava pensando di dare un fratellino a Lana Lang
( la fidanza di Clark Kent ai tempi di Smalville , of course ). Steven, biondo e bello come Captain America, ma bastardo inside come lo Alex Bey di Satanik o lo Starr Saxon di Daredevil, sarebbe stato il solito mad doctor con il sogno di " evolvere roditori, paperi ed altre creaturine in animali antropomorfi che si vestono, fanno i detectives o scavano l'oro nel Klondike ". Dave era un simpatico burbero orso barbuto - potete ammirare il suo muso da Santa Claus in quella storia degli x-men in cui tornano le Sentinelle a Natale , a proposito auguri - ma non aveva ancora superato il no secco della Disney alla sua idea di un orsotto pettinato come Mazinga che guarisce rapidamente dalla indigestione della torta di mele di Nonna Papera ( " un doppione di Ciccio " sentenziò Don Rosa, noto padrino nel mandamento di Paperone ndr ).
Come capita a volte, una volta arrivato alla school for grifted youngsters il cartoonist fece un gran minestrone delle spunti che nutrivano la sua testolina al crepuscolo. Pazienza.
Comunque resta il fatto che Big Jim Shooter e la sua posse non apprezzavano molto i personaggi del vecchio Walt: al Clark's Bar
( esiste davvero e non solo nelle testate Image, ma è x iniziati ) si bisbiglia da tempo che Vermin è la "loro" idea di Mickey Mouse. Brr. Nemmeno Pazienza. Nel senso di Andrea.

Comix Factory ha detto...

Eh! Mi sa proprio che al Clark's Bar qualche volta dovremmo incontrarci davvero per scambiare due chiacchiere dal vivo. Non so però, se per farlo sarà necessario prendere la macchina del tempo (quella del Dottor Destino, ovvio) e tornare indietro nel tempo, fino a quando la Wildstorm ancora era una casa editrice indipendente e il Clark's Bar era ben frequentato. Adesso, seppure dovesse esistere nel new 52, farebbe registrare la frequentazione solo di pallide imitazioni

CREPASCOLO ha detto...

Era un momento magico: Ellis scriveva una Stormwatch finalmente interessante - a tal punto che anche Tom Raney perde la connotazione di clone di Larry Stroman arrivando financo ad un paio di performances in cui imita gli stili di Kirby, Gibbons ed Eisner ( do you remember ? ) - e i DV8 di "Piedoni" Ramos, già molto bravo. Moore si diverte con i 'Cats e comincia Astro City. Persino il Rapace di Grant non era male - da shock oftalmico la combo di Jim Lee e Toddster di Mel Rubi, ma erano gli anni novanta della Cat di Balent e delle Glory, WW ed Elektra di Deodato jr - ed il Deathblow di Sale citava Sin City. Nostalgia canaglia. Era appunto Cambiare o Morire. Si cambiò ed arrivarono Authority, Planetary ed i Gatti senza Missione di Casey/Philips.
Non è detto che domani - che è sempre un altro giorno - il bar di Clark non si riempa di pittoreschi picchiatelli. Sperem.

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