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GRANT MORRISON: "SONO STANCO DI LEGGERE STORIE IN CUI GLI EROI, SENZA UN ATTIMO DI TREGUA, VENGONO SBALLOTTATI DA UNA CRISI ALL'ALTRA"


Grant Morrison


Cosa pensa Grant Morrison delle attuali politiche editoriali degli editori di fumetti? Intervistato dal sito Salon per parlare della sua ultima fatica editoriale (Multiversity, in dirittura d'arrivo anche nel nostro paese sotto le effigi della RW-Lion) lo scrittore scozzese non ha resistito dal muovere una critica decisamente severa all'attuale trend di imbastire storyline sempre più complesse e cervellotiche (critica strana, visto il pulpito da cui proviene...)

"Tutti gli eroi dei fumetti - ma anche quelli della TV, tipo il Doctor Who - devono inevitabilmente, inesorabilmente, ripetutamente affrontare una minaccia che ha a che fare con la sua essenza. Non è più sufficiente che si commetta un qualsiasi reato per quanto strano esso possa essere a Gotham City; tutti i cattivi devono arrivare a rosicchiare quelle che sono le radici alla base di Batman, mandare all'aria la vita privata dei sui amici e dei suoi parenti, indurlo a mettere in dubbio la sua ragione d'essere, dare fuoco alla sua cassetta delle lettere e far esplodere la sua caverna. Il povero vecchio Batman di questi tempi sembra che barcolli da un'epopea in grado di distruggergli la vita  a un'altra con a malapena il tempo per respirare, facendomi desiderare i giorni in cui di notte andava in giro ad aiutare la gente o a risolvere misteri che non conducevano a qualche piano progettato da un'eternità dal nemico definitivo che si appresta a compiere la malefatta definitiva. E il crociato incappucciato non è l'unica vittima di questa "crisi" epidemica simile all'ebola. Per un periodo è stato genuinamente emozionante osservare i nostri eroi affrontare alcune minacce che miravano al loro stesso motivo di essere e alla loro rilevanza, ma adesso questo approccio in stile "crisi", in cui ogni giorno è quello in cui il Male prevale, sta iniziando a diventare un'altra sgradevole strategia di vendite che finisce per svilire il contributo degli autori"

Multiversity #1
copertina di Ivan Reis

2 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Nella posta di uno dei primi numeri di Invisibles prima serie Grant confessa di amare tanto ma tanto il Bats solare dei sixties che combatteva di giorno e sorrideva. Era appena tornato da un mistico viaggio sul Gange e può darsi che stesse ancora soffrendo i postumi della alien abduction di cui andava raccontando. O forse no. Forse il papà di Crazy Jane e di King Mob è un nostalgico dei gg in cui Simon il Pasticcere o Liboria la Pranoterapista potevano gettare nel panico il GPD semplicemente assaltando, in pieno giorno, il museo di Gotham per rubare i Gemelli Sbrillucicanti di Pellucidar fino a che Adam West e Burt Ward - sollecitati dallo stramaledetto telefono rosso - non avessero trovato una scusa x lasciare la zia Harriet ai suoi cruciverba a schema libero di modo da permette ai Crociati Mascherati di accendere il motore nucleare della loro ineffabile batmobile.
Può darsi che abbia scritto The Filth, Kid Eternity e quella mini crepascolare con i FF in attesa di poter tornare a proporre la versione 21mo secolo de La Torcia Umana contro il Pittore dei Mille Pericoli. Mmm.

Ammetto che l'immagine di Doctor Posapiano, terrorista che lotta contro il logorìo della vita moderna, che arriva fino al Wayne Manor x dare fuoco alla cassetta delle lettere ha qualcosa di insano. Forse non ci siamo ancora giocati il Morrison. Forse.

Comix Factory ha detto...

Che il buon vecchio Grant adori i comics della silver age è un dato di fatto. Basti pensare al suo All Star Superman, che altri non è che un ENORME tributo al Superman degli anni 50/60 (di cui una piccola ma grandiosa parte è stata di recente ristampata sulla collana Master 24). Mi fa sorridere il fatto che, nonostante il suo amore, resti uno dei "responsabili" dell'attuale deriva di cui si lamenta

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